LA STORIA ...... PER GLI ELYOS

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LA STORIA ...... PER GLI ELYOS

Messaggio#1 » 03/08/2010, 17:20

Un anno fa in questo giorno, loro arrivarono. Quei demoni, quei maledetti Asmodian. Apparirono dal nulla, saltando attraverso uno dei nostri portali appena pochi attimi dopo che i nostri legionari erano andati via. I codardi. Ci hanno macellati dove noi resistevamo, e sebbene i più impavidi dei nostri tentarono duramente di resistere ai loro attacchi, quale reale speranza avevano contro quegli immortali? Io scappai, non ho alcuna vergogna nel dirlo, fuggii e mi nascosi mentre i miei amici, i miei vicini e la mia famiglia venivano assassinati.

Qualcuno deve ricordare atti come questi, è attraverso queste azioni che un essere razionale può vedere quali persone sono onorevoli e quali sono malvagie. Così io scappai e mi nascosi. Quando tornai al mio accampamento aiutai a seppellire i morti. “Perchè?” chiesi, “perchè qualcuno farebbe questo?” . Fu allora che realizzai quanto poco conoscessi la storia del nostro pianeta, e subito dopo iniziai a fare ricerche su cosa accadde così tanti anni fa e risultò che noi eravamo in guerra con quelli che un tempo consideravamo nostri fratelli, gli Asmodian. All’interno di queste pagine leggerai tutto quello di cui sono venuto a conoscienza circa Atreia, di quelli di noi che hanno vissuto nel passato e di quelli di noi che vivono ancora su queste sacre terre.

Noi siamo persone arroganti? Forse. Ho visto l’arroganza tra gli Elyos così come ho visto il calore e la generosità. Gli Asmodian tuttavia, li ho visti con i miei stessi occhi, e loro mi hanno fatto assaggiare il mio stesso sangue. Non è ovvio che quelle creature, ora trasformate in così vili mostri, siano state maledette da Aion? E’ possibile che noi Elyos, belli come siamo, siamo stati benedetti? Siamo un riflesso dell’ambiente in cui siamo sopravvissuti, in cui abbiamo vissuto, o sono loro ad essere un nostro riflesso? Per la mia vita, non lo so.

Mi chiamo Rafaela ed ho esposto in modo dettagliato la mia ricerca qui di seguito.
Posso solo sperare che troverai utili le mie note e che esse possano in qualche modo aiutarti nel liberare questo splendido mondo spezzato e invaso da questi demoni che ora lo infestano.


CAPITOLO 1 - LA CREAZIONE
Innumerevoli millenni fa, il nostro dio, Aion, creò Atreia. Il nostro mondo era splendido, un pianeta pieno di vita e colori con la potente torre dell’eternità di Aion che lo attraversava nel mezzo. Questo era un tempo quando noi e gli Asmodian eravano uguali, chiamati semplicemente umani. Il nostro mondo era completamente ricoperto, e all’interno le nostre case erano illuminate unicamente dal soffice, gentile bagliore della torre. Essa ci nutriva, ci dava speranza e ci supportava ogni giorno. Noi a turno eravamo completamente servili verso il nostro dio. Noi sappiamo questo non solo tramite le storie e i racconti che sono stati tramandati per generazioni, ma anche in vari artefatti e iscrizioni che i nostri archeologi hanno rinvenuto in ogni parte di Elysea.

Il motivo per cui Aion abbia costruito questo mondo per noi resta del tutto un mistero. Comunque, col senno di poi, possiamo vedere che il nostro dio ha tenuto in serbo per noi una sfida monumentale che, come una mostruosità, è stata evocata a testare la nostra determinazione e la forza nelle nostre convinzioni.


CAPITOLO 2 – L'ERA DEI BALAUR
Venivano chiamati Draken, ed apparivano come spaventose bestie. Alcune delle nostre più antiche parabole parlano di queste mostruosità e, alla notte, viene ancora raccontata ai bambini che si comportano male la loro furiosa collera e sete di sangue. Abbiamo imparato rapidamente a nasconderci da loro, usando le cavità naturali per sottrarci alla loro vista acuta. Tuttavia migliaia della nostra razza perirono, mentre altre creature venivano interamente sterminati sotto i loro incessanti attacchi. Altri, come i Mau e i Krall, venivano resi schiavi dai draken; tenuti unicamente in vita e schiavizzati così che la loro forza bruta potesse ancora essere usata contro altri nemici.

Questi draken, mandati da Aion a governare Atreia, presto diventarono più invasivi man mano che il loro numero aumentava. Tuttavia la loro avidità per il potere crebbe, così cominciarono a dimenticare la propria missione, e infine, il loro dio. Le nostre storie raccontano di un giorno in particolare, quando qualcosa cambiò nei draken. Essi diventarono più organizzati, e una manciata di loro acquisì il dominio sugli altri. Più tardi imparammo che questi draken chiamano l’evento il loro “risveglio”, ed è pressapoco intorno a questo periodo che i loro nuovi maestri, i cinque Dragon Lords, rinominarono la loro razza con il termine che noi ancora oggi usiamo – i Balaur.

La prima volta che i nostri antenati videro i Balaur, pensarono a loro come una nuova specie, tale era la differenza nell’aspetto fisico e nelle abilità. Fu solo dopo il loro primo attacco che riconobbero la pura brutalità dei loro assalti, e il loro implacabile desiderio di estinguere vite, che la verità fu chiara ai nostri antenati: queste creature, che avevano apparentemente ricevuto la benedizione da Aion, erano gli stessi terrori che avevano così senza pietà spazzato razza dopo razza dalla faccia di Atreia.

I Balaur a questo punto avevano dimenticato del tutto la loro missione, divennero arroganti e avidi e chiesero ad Aion di poter ricevere più potere. Aion rifiutò, minacciato dalle potenziali conseguenze del concedere a un tale terrore distruttivo le stesse abilità possedute dal nostro benevolo creatore. Realizzando che il proprio potenziale era stato soppresso da Aion, i Balaur si rivoltarono infine contro il loro dio, radunando i loro soggetti più bellicosi e minacciando la stessa Torre dell’Eternità.



CAPITOLO 3 – LA GUERRA MILLENARIA
I nostri antenati erano coraggiosi e restarono in piedi uniti a difesa della torre e del dio che loro amavano. Nonstante tutto, i Balaur, con la loro pura e brutale forza, irruppero nei loro ranghi, macellandone a migliaia ove resistevano. In un gesto disperato, Aion creò gli Empyrean Lord, 12 potenti guardiani aventi il compito di contrastare i predatori Balaur e ripristinare l’ordine su Atreia. Aion creò poi l’Aether, una sostanza che gli Empyrean Lords erano in grado di manipolare per proteggere se stessi e i loro discepoli dai Balaur. Questa sostanza venne anche usata per creare uno scudo protettivo attorno la torre di Aion ed era così grande che consentì ai nostri antenati sopravvissuti di riposare all’interno del suo confine e lentamente, giorno dopo giorno, ripristinare una qualche parvenza di civilizzazione.

Così ebbe inizio la Guerra Millenaria, un conflitto che vide le terre e le creature al di fuori del nostro scudo Aetherico bruciare e gridare in agonia in quanto i Balaur sfogavano la loro frustrazione su tutto ciò che sembrava mostrare anche il minimo segno di resistenza. Le iscrizioni che ancora conserviamo mostrano che la nostra gente prosperò durante questo periodo mentre gli Empyrean Lords combattevano coraggiosamente contro i Balaur. Infine vennero arruolati anche gli umani che erano in grado di utilizzare l’Aether in modo simile agli Empyrean Lords. Questi individui iniziarono ad essere conosciuti come Deava e col passare del tempo mostrarono un potere di gran lunga superiore al nostro. Loro erano praticamente delle semi-divinità, e presto contribuirono a modellare il nostro futuro. Effettivamente, la loro capacità di volare indusse molti di noi a credere che essi fossero angeli, mandati da Aion a portare ordine e stabilità nel nostro mondo.

La guerra proseguì per anni, e sebbene occasionalmente si poteva vedere il predominio di una fazione, sembrava che questa contesa fosse in realtà finemente bilanciata. Se un lato sembrava finalmente reclamare la vittoria, il costo delle proprie vittime era quasi insopportabile.

Spaventati continuamente da questa invalidante e demolarizzante guerra, alcuni dei nostri Empyrean Lords cercarono una via alternativa per porre termine a questo conflitto...


CAPITOLO 4 – SPERANZA
Di tutti gli Empyrean Lords, colei che comunicò e si mischiò con noi gente comune, fu una splendida figura di nome Ariel. In una delle sue prime notti su Atreia, Ariel scese dalla torre di Aion e parlò con noi attorno al nostro focolare. Era paziente e premurosa con ognuno di noi e ci disse tutto ciò che dovevamo sentire. I Balaur, esseri imponenti e terrificanti, non avrebbero osato attraversare i confini dello scudo Etereo. Per la prima volta in molti, molti anni, eravamo realmente al sicuro. Abbiamo ancora una reliquia intagliata riguardante quella sera. Essa mostra la grande figura femminile di Ariel con le braccia aperte mentre ci guarda festeggiare per la prima volta dopo tanti, tanti anni e piangendo lacrime di gioia e sollievo.

Adesso vi ho raccontato di Ariel in quanto lei fu la prima a riconoscere la saggezza nell’inaspettata proposta di Lord Israphel e vide che la pace era l’unica opzione. Fu lei che ebbe la previsione di dire che la vittoria, se fosse stata realmente possibile , ci avrebbe quasi certamente traumatizzati; e fu lei ad essere abbastanza coraggiosa da affrontare gli altri Empyrean Lords condannando la loro sete di una battaglia senza fine giustificandolo come quello che in realtà è il loro orgoglio.

Lei rafforzò il punto di vista di Israphel.
Se eravamo ancora intrappolati in questa guerra dopo mille anni, allora quale garanzia avremmo potuto avere che questa non si sarebbe prolungata per altri due, tre o dieci mila anni?
Ariel vide, come aveva visto Israphel, che continuando questa estenuante guerra, avremmo rischiato di perdere molto di più che dei meri numeri. Avremmo perso l’unica cosa che ci elevava al di sopra dei Balaur e delle altre feroci bestie del nostro mondo: la nostra umanità.
Era ben risaputo che Israphel detestava i Balaur più di ogni altro. Se lui, proprio lui, poteva seppellire il suo odio in nome della pace, allora chiunque altro avrebbe potuto – effettivamente, avrebbe dovuto – seguire il suo esempio.

Mentre non abbiamo nessun resoconto di cosa ESATTAMENTE venne detto tra gli Empyrean Lord a seguito dell’annuncio di Israphel, sapiamo che ci fu una sorta di discussione tra Ariel ed alcuni dei Lord più bellicosi. Era chiaro che la decisione di cercare la pace non sarebbe stata senza opposizioni, e per la prima volta, apparvero le divergenze nel nostro fronte.

Ma persino i guerrafondai e cacciatori di gloria, non potevano negare l’autorità di Israphel e Siel nel ruolo di Guardiani della Torre. Lady Ariel e i quattro Lord benedetti che presero la sua stessa posizione argomentarono per molte lunghe ore, ma fu solo con l’approvazione di Lady Siel che infine si chiuse la discussione una volta per tutte.
I Guardiani avevano parlato: ci sarebbe stata la pace.

I nostri antenati gioirono. Come non avrebbero potuto? La pomposa collera di Lord Asphel e dei suoi subalterni era così rumorosa e furiosa come l’irascibilità di bambini rifiutati. Quando volarono per la loro strada nel freddo della notte, nessuno dubitò che sarebbero infine tornati indietro, una volta che la collera si fosse calmata. Il sentiero era chiaramente disegnato davanti a noi ora e nessuno avrebbe osato ribellarsi.

Ariel e i suoi fedeli intonarono una canzone di lode e ringraziamenti verso Aion.
Per la prima volta in molti, molti secoli, abbiamo osato sperare.


CAPITOLO 5 – IL CATACLISMA EPICO

E venne il giorno della conferenza di pace. I nostri antenati si alzarono per andare incontro ai cinque Dragon Lord, i capi dei Balaur, che stavano soli all’esterno dello scudo etereo. Le annotazioni che riguardano quel giorno, li descrivono come creature fisicamente imponenti, molto più grandi degli altri Balaur.

Siel e Israphel, i due lord celesti incaricati alla difesa della torre, annullarono il campo etereo e invitarono i lord Balaur all’interno della torre per iniziare i negoziati. Per quelle creature, era una opportunità per poterci distruggere tutti, ma scelsero di non farlo, e passarono tranquillamente attraverso il nostro insediamento.
Forse avevamo guadagnato il loro rispetto per mezzo della nostra resistenza e determinazione, e forse questa speranza che noi e Ariel avevamo posto in essi, non era poi così malposta.
Asphel era presente, e con lui, i suoi compagni; i loro volti si fecero scuri. La conferenza iniziò, e per un breve periodo di tempo, i negoziati sembrarono proseguire bene.

Poi, nel tempo di un respiro, è successo.

Dobbiamo ancora parlare degli eventi che seguirono quel giorno, dell’immediato diffondersi del panico, della triste certezza che era in tutti noi: i guerrafondai avrebbero perseguito il loro intento anche a costo di sacrificare l’intera Atreia. Vedemmo Asphel muoversi furtivamente e all’improvviso Vitra, il Dragon Lord, crollò. I Balaur non persero tempo in parole. In un istante fu massacro e caos.

Il loro odio ora era raddoppiato e dall'interno della torre ci soppraffarono attaccando il nostro creatore, Aion. Le mura della torre tremarono e si sfaldarono in grandissime schegge.

Ariel pianse dallo sforzo per cercare di mantenere intatta la torre dell’Eternità. Venne inviato, assieme a tutti i suoi compagni, nella base inferiore della torre per cercare di dare la sua energia alla torre stessa. Era l'unico modo di porsi tra Atreia e la sua distruzione. Anche Aspel con i suoi seguaci fu inviato a nord con lo stesso intento ma non c’era però dubbio sul fatto che essi furono soddisfatti per la ripresa delle ostilità e il loro intervento per evitare la distruzione della torre non fu altrettanto tempestivo.

Nonostante lo sforzo di Ariel, i Lord fallirono. La torre emise come un grande gemito, collassò e si frantumò del tutto. Aion cadde.

Non riesco ad esprimere la paura che pervase i nostri antenati quando la grande torre che sosteneva Atreia improvvisamente si sfaldò e cadde. Si racconta di migliaia e migliaia di persone che scapparono per salvarsi dal pandemonio che si era originato.

Rendendosi conto che Atreia stava morendo, Siel e Israphel si sacrificarono. Diedero il loro corpo e ogni goccia del loro sangue Etereo e lo usarono per salvare la nostra gente.

Milioni furono le vittime di quello che oggi chiamiamo il “Cataclisma Epico”.
Finalmente, dopo che i detriti si furono assestati, potemmo vedere cosa era accaduto: “Aion, la Torre dell’Eternità”, era distrutta ed ora il nostro splendido mondo era lacerato in due.


CAPITOLO 6 - LIBERAZIONE


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Sono un Elyos, uno di quelli che si ritrovarono nella metà inferiore di Atreia, il nostro nuovo mondo che chiamammo Elysea. All’inizio, i nostri occhi bruciavano alla luce della nostra stella vicina, così forte rispetto alla fredda e soffusa luce che veniva emanata dalla nostra torre prima che si sfaldasse. Ci siamo velocemente adattati e ritrovati per festeggiare questo nuovo mondo nel quale vivevamo. La nostra gente poteva guardare all’orizzonte e scorgere la parte oscura, ciò che era rimasto della metà superiore di Atreia, ruotare lentamente aggrappata al nostro glorioso santuario.

La luce proveniente dalla nostra nuova stella era magnifica, e mutò i nostri poveri campi in ricchi pascoli, così come trasformò anche noi stessi. La nostra pelle vigorosa e raggiante, i nostri cuori battevano forti e sicuri, e presto diventammo familiari con questa nuova realtà. Aion volle che questo accadesse. Noi eravamo gli Elyos: i pochi prescelti da Aion, ed eravamo accompagnati dal nostro dio verso il paradiso! Era un mondo che nemmeno i Balaur potevano raggiungere – apprendemmo da Ariel che essi erano stati banditi da Siel e Israphel verso il nulla, poco prima che quei nobili daeva sacrificassero loro stessi durante il cataclisma.

I 5 lord inviati da Siel e Israphel per prenderci sotto la loro protezione, si rinominarono come i lord “Serafini”. I nostri lord ci raccontarono delle loro fatiche e di come gli altri 5 lord provocarono e insultarono i Balaur, portandoli verso il successivo conflitto. Il nostro mondo, di nuovo stabile e armonioso, era ora strappato in due, e ci fu detto che fu tutto per causa delle azioni egli altri 4 lord e del loro maledetto capo, Asphel.


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Cominciammo a ricostruire le nostre vite, e con esse la nostra nuova città, un’opera gloriosa adatta al nostro mondo e ai nostri lord, chiamata Sanctum. Giurammo di proteggere la nostra nuova casa, e i più forti daeva fra di noi furono nominati guardiani di essa dai nostri lord “Serafini”.

750 anni passarono in Atreia in questo modo. Eravamo in pace e prosperammo quanto meglio potemmo. Nonostante questo, le cose stavano per cambiare nuovamente, in quanto il nostro pianeta iniziò a curare la propria spaccatura.


CAPITOLO 7 – L'ABYSS

Tutto quello che rimaneva della nostra torre dopo il Cataclisma, erano 2 grandi frammenti, uno presente nel nostro mondo, l’altro visibile nella parte superiore di Atreia. La maggioranza della torre era stata distrutta, i suoi resti erano sparsi in entrambi le parti del mondo.

Un giorno, la terra attorno a questi frammenti iniziò a modificarsi, e lentamente i frammenti si alzarono in aria. Mandammo i nostri migliori guardiani a investigare sul fenomeno, e scoprirono dei portali verso i grandi blocchi della torre galleggianti nell’aria, in un bizzarro mondo dove l’Etere scorreva come l’acqua.

Chiamammo questo mondo "Abyss”, e lentamente i nostri Daeva si avventurarono in esso, esplorando questo nuovo ambiente aereo. Trovarono un mondo ricco di Etere che Aion aveva dato ai Lord, e che i Daeva pensavano di manipolare quando eravamo in guerra contro i Balaur. Perdemmo molti Daeva: quei portali erano infatti instabili, una volta chiusi sembravano non aprirsi più, condannado all'esilio chiunque ci fosse entrato.

Un giorno, un nuovo portale si aprì, era più grande e più stabile degli altri. Un guardiano di nome Deltras, lo attraversò, e dall’altra parte trovo qualcosa di sorprendente. La sua legione si trovava nella parte superiore di Atreia, e quando guardarono attraverso il cielo, non videro i resti della torre bensì il loro stesso mondo di Elysea, immerso in una tiepida luce.

Lentamente, coi nervi a fior di pelle, continuarono l’esplorazione di questo strano territorio che era parte della loro casa. Erano ora in un posto buio e inquietante, dominato da sussurri e sfuggenti ombre. Lì trovarono gli Asmodians, uomini e donne che erano stati nostri fratelli, ma ora deformati e mutati in disgustose creature. E come se non bastasse, questi erano guidati dal uno dei Lord assassini, il crudele Zikel.

Era scuro; i nostri Daeva non potevano vedere bene, e vennero presto catturati da Zikel e dai suoi seguaci. Questo malvagio essere, che una volta rispettavamo assieme ad Ariel, scagliò Deltras a terra, domandandogli di rinnegare i propri dei per la loro “debolezza”. Deltras, coraggioso e nobile tale che era, rispettò l’orgoglio degli Elyos. Si rifiutò e maledisse Zikel guardandolo in volto.

Gli Asmodian attaccarono, e quelli che stavano attendendo dall’altra parte del portale, videro tornare solo un paio dei nostri, feriti e sanguinanti.


CAPITOLO 8 - UN NUOVO NEMICO, UN VECCHIO NEMICO

Eravamo sbalorditi. Sbalorditi dal fatto che qualcuno fosse riuscito a sopravvivere nelle desolate, gelide lande desolate sopra di noi, sbalorditi per ciò che quegli Asmodian erano diventati. Rapidamente mobilitammo la nostra legione, e ci preparammo per la guerra.

Aion, però ,aveva un ulteriore prova per la nostra determinazione, in quanto un terzo portale stabile si aprì facendo uscire un orrore che sperammo di non rivedere ancora- i Balaur. Velocemente consolidarono le loro forze, richiamando i Krall e i Mau al loro fianco, ed inoltre forzando altre razze più deboli a sottomettersi. La loro furia era più grande che mai, e siamo noi che ora sopportiamo il peso della loro rabbia.

Al nostro mondo, questa terra nella quale viviamo, era stata data la più esile e fragile ancora di salvezza da Siel e Israphel. Credevamo che questa speranza di salvezza ci avrebbe sostenuto, dandoci l’opportunità di assaporare e gioire della nostra vittoria sui demoni Asmodian che una volta osavano chiamarci fratelli. Comunque, tutto ciò cambiò, quando venimmo a sapere, per puro caso, qualcosa di terribile…

Atreia sta morendo. Il nostro mondo sanguina continuamente Etere attraverso il Grande Abisso, e se questo sanguinare non verrà controllato, arginato, allora la fonte di vita si esaurirà. Il nostro mondo, mantenuto insieme dall’ultimo gesto di Siel e Israphel, crollerà, e le vuote metà che una volta formavano questo grande pianeta vagheranno nello spazio per sempre. Tutto ciò che vive qui si estinguerà in un battito di ciglia, e tutto ciò che abbiamo fatto, tutto ciò per cui abbiamo lavorato, sarà perduto.

Entrammo nel panico, i nostri sacerdoti e i saggi iniziarono a cercare qualche soluzione. Fu solo allora che trovammo una soluzione.

L’abisso è un’eco della grande Torre dell’Eternità che un tempo si ergeva nel mezzo del nostro mondo. Esiste solo grazie alle immense forze arcane che risuonano ancora tra i due pezzi che restano della torre…un campo di energia sovrannaturale, come quello che si verrebbe a formare tra due enormi magneti. Dovevamo distruggere la Torre dell’Oscurità degli Asmodian, così da far collassare quel campo di energia, chiudendo per sempre l’Abisso. Non solo in questo modo avremmo liberato il nostro mondo dalle loro oscure ed orribili cicatrici, ma avremmo salvato il nostro mondo dalla distruzione e csalveremmo il nostro popolo all’eterno paradiso che Aion ci ha garantito.

Questa è la nostra ultima prova, il nostro ostacolo finale dopo di che potremo ricevere la nostra ricompensa. Dobbiamo distruggere gli Asmdian e il loro patetico mondo: dobbiamo salvare Atreia

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